Allerta per il virus Chandipura: "Bambini a rischio"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Allerta per il virus Chandipura: “Bambini a rischio”

Zecca Pelle Insetto

Il virus Chandipura minaccia i bambini in India. Un team italiano crea una piattaforma di monitoraggio dell’epidemia.

L’India è in allarme per il virus Chandipura (Chpv), un patogeno trasmesso da pappataci e zecche che sta colpendo soprattutto i bambini.

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La situazione è preoccupante: il virus può causare febbre con dolore articolare, sindrome di Reye (una rara forma di encefalopatia acuta) e paralisi cerebrale infantile.

Al momento, come riportato da Adnkronos.com, l’India ha confermato 51 casi in diverse regioni del paese, principalmente tra i più piccoli.

Esame in laboratorio

Virus Chandipura e l’impatto dei cambiamenti climatici

Un nuovo studio internazionale in Italia ha sviluppato una piattaforma per monitorare efficacemente i casi e fornire: “un quadro globale completo dell’epidemia in corso con risposte tempestive e coordinate“.

Secondo i ricercatori, i cambiamenti climatici stanno giocando un ruolo significativo nell’attuale focolaio in India.

Questi cambiamenti possono: “Influenzare la diffusione e la prevalenza di varie malattie infettive, alterando potenzialmente gli habitat dei vettori e i modelli di trasmissione delle malattie, come il virus Chandipura“.

Purtroppo, attualmente non esistono farmaci antivirali o vaccini specifici per il virus Chandipura.

Le uniche misure di prevenzione disponibili sono il controllo dei vettori, l’igiene e la sensibilizzazione della popolazione.

I sintomi del virus

I sintomi inizialmente assomigliano a quelli dell’influenza – spiegano gli autori dello studio – ma possono progredire rapidamente fino all’encefalite, al coma e alla morte entro 24-48 ore, colpendo soprattutto i bambini di età inferiore ai 15 anni“.

Inoltre, sembrerebbe che: “L’esatto meccanismo attraverso il quale il virus entra nel sistema nervoso centrale non è ancora del tutto chiaro. Tuttavia, si ritiene che produca una fosfoproteina nelle cellule cerebrali entro 6 ore dall’infezione, il che potrebbe spiegare la sua rapida letalità“.

Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e docente di Igiene all’Università del Salento, sottolinea la gravità della situazione.

L’allarme sull’epidemia da virus Chandipura in India va preso molto seriamente. Ovviamente non è il caso di allarmarci in Italia, ma le autorità sanitarie internazionali sono giustamente preoccupate“, ecco le sue parole.

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ultimo aggiornamento: 7 Agosto 2024 16:05

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